Quali sono le principali tappe di sviluppo per un bambino di anni ? Oggi noi di Universo Mamma ve lo illustriamo: ricordatevi però che queste sono indicazioni generali, ma che ogni bambino ha caratteristiche peculiari per cui se i vostri figli non rispecchiano a pieno questi step, state tranquille, non c’è nulla di cui preoccuparsi! In effetti, le tappe dello sviluppo umano sono abbastanza rapide. Inoltre, ogni bambino tende ad avere uno sviluppo diverso ed è sorprendente notare come anche all’età di 2- mesi, non vi siano due bambini uguali l’uno all’altro per quel che riguarda lo sviluppo.
Ecco le principali fasi della crescita di un bambino, dalla nascita al primo giorno di scuola.
Qui sotto sono schematizzate le principali tappe di sviluppo neuropsicomotorio a tre anni di vita. E’ fondamentale ricordare che esiste una notevole variabilità individuale e che pertanto i mesi relativi alle varie tappe sono solo indicativi. A conclusione di questo capitolo, in cui abbiamo preso in esame alcuni dei maggiori autori esperti di sviluppo del bambino, posso dunque affermare quanto la fascia d’età 0- anni sia un periodo fondamentale, la base dove si pongono le fondamenta per la costruzione armonica dell’individuo. Oggi ripercorreremo, sinteticamente, le tappe dello sviluppo relazionale e psicomotorio del bambino nella stessa fascia di età. Le frasi sono sempre più complesse.
Gentile signora per rispondere alla sua domanda mi è necessario spiegare tappe evolutive precedenti a quella in cui compare il segno grafico e poi il disegno. Lo sviluppo del bambino è un continuo di crescita che, per nostra utilità interpretativa, suddividiamo in tappe o in stadi evolutivi. LA TEORIA DI PIAGET SULLO SVILUPPO MENTALE DEL BAMBINO.
Scuola Primaria: Individuazione precoce di difficoltà relative alle abilità di letto-scrittura- Interventi pedagogico-didattici mirati” a. Mara Lelli Neuropsichiatra Infantile 2. Tappe miliari: la crescita corretta nel primo anno del bambino 1° Fase 0-anno FIDUCIA VS SFIDUCIA. Molto dipende dal rapporto mamma- bambino in quanto il bimbo dalla mamma viene nutrito, coccolato, accudito e fa scorta di una fiducia di base che sarà centrale per le sue relazioni sociali fututre. Il processo avviene per tappe ed è essenzialmente dipendente dalla maturazione del Sistema Nervoso Centrale Tempi e modalità sono variabili ma è possibile individuare nel processo una sequenza e una fisioIogica cronologica di sviluppo.
TAPPE EVOLUTIVE DEL LINGUAGGIO Lo sviluppo della comunicazione e del linguaggio avviene attraverso una serie di fasi che si susseguono una all’altra in tutti i bambini. Lo sviluppo cognitivo del bambino, secondo Jean Piaget, è scandito da ben precisi e distinti periodi. In essi il piccolo acquisisce determinate competenze e capacità. Scoprire quali sono è essenziale per poter trasmettere un educazione costruttiva e specifica ai bambini. Piaget è stato uno dei massimi esponenti nello studio del pensiero infantile e grazie al proprio metodo di osservazione, le tappe da lui descritte sono ancora considerare valide.
Le sue osservazioni si concentrano sulle tappe precedenti all’adolescenza quando matura il pensiero astratto. In questa fase di crescita iniziano a compiersi i primi giochi di socializzazione. Il bambino dimostra interesse a giocare con gli altri.
Rotola, striscia, gattona, si mette a sedere da solo. Riesce a sostenere il proprio peso sulle gambe e, in alcuni casi, a mettersi in piedi. Nei primi anni di vita del bambino il suo cervello affronterà importanti processi maturativi legati alla formazione e consolidamento delle reti di comunicazione tra i neuroni che lo compongono.
Verso i 2- anni inizia un momento difficile, soprattutto per i genitori.
Anche l’alimentazione può risentirne e il vostro piccolo può cominciare a rifiutare un alimento. Inizia “la fase del NO”. Le tappe del linguaggio. Un’altra classificazione, anch’essa basata sulle diverse età dei bambini, vede queste tappe di evoluzione del gioco: Le attività ludiche crescono e si modificano di pari passo con lo sviluppo intellettivo e psicologico del bambino. Nel gioco il bambino sviluppa le proprie potenzialità intellettive, affettive e relazionali.
Fin dalla nascita i bambini possono strisciare, e se sono lasciati liberi su una superficie solida, fanno movimenti con tutto il loro corpo, ma molto lentamente.
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