lunedì 22 agosto 2016

Cifrari antichi

In crittografia il cifrario di Cesare è uno dei più antichi algoritmi crittografici di cui si abbia traccia storica. I cifrari , invece, lavorano ad un livello più basso, il livello di singole lettere o, come nei moderni cifrari , a livello di bit. Alcuni sistemi usano sia codici che cifrari uniti in un unico sistema di cifratura per aumentare la sicurezza degli schemi.


In alcuni casi i termini codice e cifrario sono sinonimo di sostituzione e trasposizione. Esso deve il suo nome all’imperatore romano che lo utilizzava per scambiare messaggi in codice con i suoi generali. Il cifrario è basato su un semplice algoritmo a sostituzione mono-alfabetico appartenente alla famiglia degli Shift Cipher.

Questo sarà un anno pieno di novità e curiosità, non solo ricami, ma anche altre mie attvità. Per primo vi annuncio che continuerà la tradizione del Mystery, sarà un mystery più semplice e veloce, solo tappe, ma questa volta riservato solo alle iscritte al gruppo Mystery Sal Antichi Ricami. Si tratta di in programmino che si aspetta un carattere in Input, poi automaticamente in Output lo stampa a video.


Il cifrario di Cesare è uno dei più antichi algoritmi crittografici di cui si abbia traccia storica. Forse la crittografia più avanzata nel mondo antico fu impiegata dai romani. Un famoso esempio delle loro tecniche, conosciuto come cifrario di Cesare, consisteva nel sostituire le lettere di un messaggio criptato facendole scorrere di un certo numero di posizioni nell’alfabeto latino.


Analizziamo adesso i cifrari che sono stati più utilizzati nel corso dei secoli e che oggi conservano esclusivamente valenza storica. Cifrari a sostituzione.

Oggi vediamo uno dei più antichi (e probabilmente conosciuti) sistemi di crittografia: il cifrario di Cesare! I cifrari complessi possono mettere in difficoltà anche i criptoanalisti esperti. Molti crittografi aggiungono una chiave, come la data, per rendere più sicuri i cifrari. Introduzione ai cifrari storici con gli esempi più antichi.


Vari cifrari a trasposizione. Atbash: il primo e il più semplice. Il più antico dei cifrari conosciuti è descritto nella Bibbia. Nel libro di Geremia, infatti, viene usato un codice molto semplice per cifrare la parola Babele.


Messaggio cifrato inviato dagli efori di Sparta ai loro generali impegnati in campagne militari. E’ uno dei più antichi sistemi di crittografia per trasposizione: era reso possibile grazie ad un cilindro sul quale veniva arrotolata una striscia di pergamena. CIFRARIO DI CESARE I più semplici cifrari , e anche i più antichi , sono i cifrari cosiddetti a sostituzione: essi consistono nella sostituzione di ciascuna delle lettere che costituiscono l’alfabeto con un’altra lettera dello stesso alfabeto. I cifrari (il più antico è il cifrario di Cesare) a chiave privata presentano dei difetti dovuti al fatto che la chiave è nota ad entrambi i soggetti tra i quali avviene la transazione e che l’autenticazione e l’autorizzazione coincidono in un unico atto. Per questo motivo sono detti anche cifrari asimmetrici.


Uno dei più antichi cifrari che si conoscano è il Cesareo, utilizzato dagli imperatori romani. Si tratta del più semplice dei cifrari polialfabetici, che godé di una grande reputazione in quanto ritenuto inattaccabile per secoli. Giulio Cesare è famoso per molte cose, una delle quali è il suo codice di cifratura, uno dei più famosi della Storia.


Il sistema è semplice: ogni lettera viene.

E’ il cifrario più antico e più facile da decodificare pur non conoscendo la chiave. Si racconta che esso venne usato da Giulio Cesare per informare i propri centurioni delle operazioni belliche. Esso consiste nel sostituire la lettera del messaggio con la lettera posta alla n-esima posizione successiva. I cifrari usati da Machiavelli e dal governo fiorentino per criptare e decriptare importanti documenti per la vita della repubblica di Firenze.


Si tratta di un cifrario a sostituzione monoalfabetica in cui ogni lettera del testo in chiaro è sostituita nel testo cifrato dalla lettera che si trova un certo numero di posizioni dopo nell’alfabeto. Gli antichi enigmi dei testi cifrati che non rivelano ancora le loro verità. Presso la Beinecke Rare Book and Manuscript Library dell.


Questo cifrario monoalfabetico è il più antico algoritmo crittografico di cui si abbia traccia storica e il primo in cui si introduce l’uso di unachiave che èil modo con cui opera l’algoritmo di sostituzione delle lettere cifrate a quelle in chiaro.

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