giovedì 21 giugno 2018

Brutti ma buoni ricetta originale piemontese

Trova qui il prezzo netto più basso. Preparati con meringa e granella di nocciola, i brutti ma buoni sono dolcetti poveri, originari del nord Italia ma diffusi ormai in tutte le regioni, con piccole varianti che non alterano l’essenza di una ricetta che ha nella semplicità il segreto del proprio successo. In una casseruola ampia (ideale se di rame), montate a neve gli albumi, aiutandovi con la frusta, quindi unite il trito delle nocciole e lo zucchero.


I biscotti brutti ma buoni sono delle piccole dolcezze a base di nocciole, zucchero a velo e albumi. Non capita anche a voi che ci sono quei giorni brutti ma buoni ?

Quelli in cui ti alzi al mattino e non sai bene come andrà a finire? Che parte male poi si rivela un giorno buono? I brutti ma buoni sono biscotti alle nocciole molto antichi la cui ricetta è probabilmente di origine piemontese. Si preparano con soli tre ingredienti, nocciole, zucchero e albume montato a neve e per renderli ancora più deliziosi si possono profumare con i semi di vaniglia. Esistono numerose varianti di questa ricetta tradizionale del nord Italia.


Il loro nome descrive molto bene le caratteristiche di questi biscottini: brutti in superficie ma dal sapore delizioso! Anche in Sicilia esistono i brutti ma buoni che, però, a differenza di questi, sono dei biscotti ricavati dai resti di lavorazione dei forni.

La ricetta dei brutti ma buoni è tanto particolare quanto semplice. Brutti ma buoni , la ricetta originale : tutti i passaggi. La particolarità sta sicuramente nel fatto che l’aspetto di per sé poco invitante è di gran lunga superato dalla bontà e dalla dolcezza di questi biscottini, motivo per cui è impossibile non averli assaggiati almeno una volta. La consistenza dei brutti ma buoni è scioglievole, proprio come accade per le meringhe a cui però, in questo caso, vengono aggiunte le mandorle tritate finemente. Vi garantisco che i dolcetti “ brutti ma buoni ” sono buoni proprio come quelli in vendita presso le migliori pasticcerie.


Senza latte, senza burro, senza lievito. L’origine dei brutti ma buoni è incerta ed esistono moltissime varianti tra le quali le più famose sono quelle che si preparano in Toscana ed in Piemonte o forse in Sicilia. E’ vero comunque che l’anno scorso visitando il Monferrato ho comprato un pacchetto di “brut ma bon”, che conferma l’ipotesi piemontese.


Scopriamo come preparare in casa i brutti ma buoni , seguendo i preziosi consigli culinari delle nonne. Sono tante le regioni che hanno preso questa ricetta reinventandola in base alle proprie usanze culinarie. Che siate amanti dei brutti ma buoni o non li abbiate ancora mai provati, oggi è il giorno giusto per cominciare a farli in casa: seguite la mia ricetta e godetevi la soddisfazione di un risultato eccellente! Si narra che questi biscotti non uscirono della forma desiderata, ma dopo averli assaggiati, nessuno se la sentisse di buttarli perché erano davvero troppo buoni ! Per tutti quelli che senza i biscotti proprio non sanno stare, ecco tante golosissime ricette ! Ma qual è la ricetta originale ? Il successo è immediato, in particolare grazie ai “ Brutti e Buoni di Gavirate” amati da Giuseppe Verdi.


Nella ricetta originale del pasticciere di Gavirate le nocciole prendono il posto delle mandorle: tostate e tritate si aggiungono a zucchero, miele, albume e un pizzico di vaniglia, il tutto poi viene infornato.

Le dosi di questa ricetta sono per biscotti circa, ma è ovviamente possibile dimezzare le quantità se si desidera prepararne di meno. Carica la tua foto della ricetta ! Allowed file types: jpg, png. Fragranti e delicati, i Baci di Dama sono uno dei dolci piemontesi più noti: la loro ricetta originale prevede come ingrediente di base le mandorle che, impastate poi con burro, farina e zucchero, vanno a formare due gustosi biscotti uniti da uno strato di cioccolato. Cuocete in forno preriscaldato a 1°C per circa minuti, finché i brutti ma buoni risulteranno asciutti e leggeri come meringhe.


Formate tante piccole palline e sistematele sulla carta da forno in una teglia. Appena tolti dal forno i brutti ma buoni saranno molli, lasciateli quindi asciugare finché non induriscono. Potete creare, infatti, dei brutti ma buoni alle nocciole utilizzandole al posto delle mandorle o, se preferite, anche alle noci, per un sapore goloso. Questi dolcetti possono avere molte varianti.


Con i brutti ma buoni potrete sbizzarrirvi in cucina e inventare tante ricette diverse aggiungendo o sostituendo uno o più ingredienti della versione base che vi proponiamo in questa pagina. Ecco quindi per voi alcune varianti possibili da presentare nel menu per i vostri ospiti come dessert o come pausa golosa per una merenda veloce. Ed ecco una foto dei brutti ma buoni pronti per essere serviti: Trucchi e consigli – Potete aromatizzare i brutti ma buoni con della scorza di limone oppure con della vaniglia. Ci sono diverse versioni dei brutti ma buoni. Ad esempio, potete sostituire le mandorle con le nocciole, possibilmente quelle piemontesi.


Leggeri, fragranti e dall’inconfondibile sapore di mandorla: i brutti ma buoni sono biscotti senza farina, senza burro e senza latte. Nascono nell'ottocento per diventare, poi, molto celebri in tutta Italia. Ricetta adatta a tutti i gruppi sanguigni.

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